BUONE PRATICHE DISTRETTO

Nella prima fase del progetto è stata realizzata una ricerca finalizzata a individuare le buone pratiche sviluppate dalle otto imprese promotrici in materia di sostenibilità ambientale ed economia circolare. È stata effettuata una misurazione dell’impatto ambientale e sociale delle varie iniziative intraprese dalle aziende.

Le migliori pratiche rilevate, infatti, si incentrano nei seguenti ambiti:

– energia da fonti energetiche rinnovabili;

– analisi ambientali di prodotto e/o di organizzazione (LCA, EPD, Carbon Footprint, Eco-Label);

formalizzazione e condivisione delle politiche ambientali;

– riduzione delle materie prime e dei rifiuti del ciclo produttivo;

– formazione del personale.

Tale analisi è stata elaborata a seguito di specifici assessment aziendali finalizzati a rilevare ed identificare le specificità del processo produttivo, le certificazioni possedute dalle aziende e le strategie – attuate o in fieri – in ambito energetico e ambientale.

La ricerca ha permesso di misurare – in forma aggregata – i seguenti significativi risultati in termini di riduzione dell’impatto ambientale delle 8 imprese promotrici:

– abbattimento, nel solo 2019, di circa 25.000 tonnellate di CO2 emesse in atmosfera pari a circa il 7% del totale delle emissioni del comparto industriale del ternano/narnese;

– riduzione fino al 60% dei consumi energetici per l’illuminazione, grazie all’utilizzo di illuminazione a LED;

– fino all’80% del totale dei materiali impiegati nella produzione proveniente da materiale riciclato;

– fino al 100% degli scarti di produzione reimpiegati come materia prima nel ciclo produttivo o avviati al compostaggio;

– produzione in loco di energia elettrica e termica attraverso cogenerazione, con riduzioni fino al 30% del combustibile utilizzato;

– investimento, dal 5% al 20%, degli utili in Ricerca e Sviluppo per la riduzione delle emissioni in atmosfera e lo sviluppo di prodotti innovativi e sostenibili;

– abbattimento del consumo di acqua potabile grazie al ricircolo delle acque di processo e al recupero delle acque piovane;

– coinvolgimento dei fornitori in progetti per la riduzione dei rifiuti e l’ottimizzazione dei processi di produzione/fornitura delle materie prime;

– progetti di dematerializzazione e digitalizzazione per la riduzione del consumo di carta;

– realizzazione di analisi del ciclo di vita dei prodotti, riconosciute da certificazioni quali EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto), Carbon Footprint ed Eco-Label.